La chiesa, situata nell’omonima località, conserva alcune tra le più rilevanti testimonianze artistiche del territorio gualdese ed è tra gli edifici sacri più significativi per la ricchezza del patrimonio pittorico in essa custodito. L’interno, a navata unica, è organizzato secondo un impianto longitudinale che richiama quello delle grandi basiliche romaniche. Le pareti sono interamente affrescate, con interventi stratificati nel tempo, risalenti per la maggior parte ai secoli XV e XVI. Tra gli artisti attivi spiccano Matteo da Gualdo e il figlio Girolamo. Di particolare interesse sono le pitture murali collocate sulla parete che separa la cripta dalla sagrestia, raffiguranti tre episodi della vita di San Pellegrino, accompagnati da didascalie tratte dalla Legenda. Degni di nota anche i graffiti visibili lungo le due pareti della navata, databili tra il XV e il XVI secolo